Introduzione
Il documento “Enhancement of Urban Green, the Establishment of Urban Gardens and the Recovery of Abandoned Land”, presentato alla *14ª Biennale of European Towns and Town Planners* (Napoli, 2024) dall’Associazione Scientifica Biologi Senza Frontiere (ASBSF), propone un modello innovativo per rigenerare gli spazi urbani attraverso il verde, gli orti sociali e il recupero di aree abbandonate. Inserito nel progetto *”Borghi del Benessere”*, lo studio evidenzia come la pianificazione urbana sostenibile possa migliorare la salute pubblica, la coesione sociale e la resilienza ambientale, allineandosi agli obiettivi dell’OMS e alle *Nature-based Solutions* (NBS).
Scopo principale
Il workshop si articola su quattro pilastri strategici:
1. Salute e benessere urbano: Promuovere stili di vita sani (alimentazione corretta, attività fisica) attraverso spazi verdi accessibili entro 300 metri dalle abitazioni, riducendo l’inquinamento atmosferico e acustico.
2. Rigenerazione paesaggistica: Incrementare le aree verdi per mitigare l’effetto isola di calore, migliorare la biodiversità e connettere le città ai ritmi naturali.
3. Riutilizzo creativo: Trasformare edifici e terreni in disuso in orti urbani, parchi e percorsi culturali, favorendo inclusione sociale e turismo sostenibile.
4. Agricoltura locale eco-sostenibile: Incentivare l’uso di bio-fertilizzanti e tecniche tradizionali mediterranee per garantire cibo stagionale e nutriente, coinvolgendo attivamente i giovani.
Considerazioni finali
Il progetto dimostra che il verde urbano non è un semplice elemento estetico, ma una leva multifunzionale per:
– Ambiente: Riduzione delle polveri sottili (PM10/PM2.5), aumento della permeabilità del suolo e adattamento ai cambiamenti climatici.
– Società: Creazione di spazi di aggregazione, lotta all’isolamento e promozione di attività intergenerazionali (es. orti socio-terapeutici).
– Economia: Generazione di nuove opportunità lavorative nel settore agricolo e nella gestione del patrimonio verde.
Perché è rilevante?
In un contesto globale di urbanizzazione crescente e crisi climatica, l’approccio ASBSF offre un modello replicabile per città più vivibili e resilienti, integrando scienza, pianificazione territoriale e partecipazione comunitaria. La collaborazione con università e istituzioni (es. INU Calabria) garantisce soluzioni scalabili e misurabili attraverso indicatori di sostenibilità.
“Riconnettere le città alla natura: il verde urbano come farmaco sociale e ambientale.”
Dati chiave
– Standard OMS: Ogni cittadino dovrebbe vivere a ≤300 metri da un’area verde.
– Benefici ecologici: Riduzione del 20-30% delle temperature urbane grazie a parchi e corridoi verdi (dati ASBSF).
– Impatto sociale: Gli orti urbani aumentano del 40% il senso di appartenenza comunitaria (studi WHO).
Metodologie e collaborazioni
– Nature-based Solutions (NBS): Approccio metodologico per progetti multifunzionali (es. filtraggio dell’aria, infiltrazione acque piovane).
– Partner: Università Mediterranea di Reggio Calabria, INU Calabria, enti locali.
– Strumenti: Diari alimentari, monitoraggio qualità dell’aria, coinvolgimento attivo dei cittadini nella progettazione.
Fonti
– Linee guida OMS su verde urbano e salute (2021).
– Direttive UE su biodiversità e neutralità climatica (2030).