Introduzione
Il documento “Alimentazione, idratazione e sport in età evolutiva”, pubblicato su Il Giornale dei Biologi (Ottobre 2020), analizza il legame tra nutrizione, idratazione e performance sportiva in giovani atleti di età compresa tra i 12 e i 16 anni. Condotto dall’Associazione Scientifica Biologi Senza Frontiere (ASBSF) in collaborazione con l’Associazione sportiva dilettantistica K42 di Cosenza, lo studio evidenzia come una corretta alimentazione e un’adeguata idratazione siano fondamentali non solo per la salute generale, ma anche per ottimizzare i risultati sportivi e prevenire problematiche legate alla disidratazione e a carenze nutrizionali.
Scopo principale
Lo studio si propone di:
- Valutare abitudini alimentari e idratazione: Attraverso questionari, diari alimentari e misurazioni antropometriche, il team ha analizzato le abitudini di giovani atleti, rilevando criticità come l’insufficiente apporto di acqua, il consumo scarso di frutta, verdura e legumi, e la tendenza a saltare i pasti.
- Correlare idratazione e performance: I dati dimostrano che un’idratazione adeguata prima dell’allenamento riduce la disidratazione (<1% di perdita di peso) e migliora la resistenza fisica. Al contrario, il 50% degli atleti che si allena a digiuno riporta prestazioni non ottimali.
- Sensibilizzare su educazione alimentare: Lo studio sottolinea la discrepanza tra la percezione degli atleti (l’83% crede di mangiare correttamente) e la realtà, evidenziando la necessità di interventi educativi mirati.
Considerazioni finali
Dallo studio emergono tre priorità per migliorare la salute e la performance degli atleti in età evolutiva:
- Idratazione: Il 66% degli atleti non beve dopo l’allenamento, e molti assumono meno acqua nei giorni di attività. È essenziale educare sull’importanza di un apporto idrico costante, soprattutto prima e durante l’esercizio.
- Alimentazione equilibrata: Servono programmi per incentivare il consumo di alimenti critici (frutta, verdura, legumi) e correggere abitudini scorrette (saltare la colazione, eccesso di dolci negli spuntini).
- Monitoraggio continuo: L’80% degli atleti ha migliorato le proprie abitudini seguendo i consigli personalizzati, dimostrando l’efficacia di un approccio educativo basato su dati scientifici.
Perché è rilevante?
Questo studio offre spunti concreti per genitori, allenatori e istituzioni scolastiche, evidenziando come piccoli aggiustamenti nello stile di vita possano avere un impatto significativo sulla crescita e sulla resa sportiva. In un’epoca in cui obesità infantile e sedentarietà sono in aumento, lavorare su alimentazione e idratazione diventa una strategia chiave per promuovere benessere a lungo termine.
“Educare oggi per prevenire domani: la corretta idratazione e una dieta varia non sono optional, ma fondamenta per atleti e cittadini sani.”
Dati chiave
- Disidratazione: 50% dei maschi e 17% delle femmine perdono >1% di peso durante l’allenamento.
- Digiuno e performance: Il 100% degli atleti che si allena 2 ore dopo il pasto ha prestazioni ottimali, contro il 50% di chi è a digiuno.
- Fattori critici: 16.6% degli atleti non consuma mai legumi o verdure, e il 41.6% evita la frutta secca.